E’ stato il 2 giugno. Il due giugno a Porto Pino. Comune di S. Anna Arresi.

Salvatore Drago
Ci eravamo dati appuntamento lì per protestare, per l’ennesima volta, contro l’occupazione militare di questo paradiso di spiagge e dune.

Un paradiso profanato, stuprato, come larghissima parte della Sardegna, dalla presenza militare, e dalla sua liturgia di morte e distruzione.

Una manifestazione sollecitata, fortissimamente sollecitata, dal Cagliari Social Forum e dalle “Madri contro la repressione dell’operazione Lince” e sostenuta e patrocinata da A FORAS e Ass. Sardegna Palestina. Alla quale hanno aderito in modo entusiastico USB, PaP, Sardigna Natzione, IRS, COBAS Scuola Sardegna e COBAS  Scuola Cagliari e mi scuso con tutte le varie sigle che non ricordo.

Una giornata bellissima. Una di quelle giornate che non può non rimanere nei ricordi di quel fenomeno che si chiama antimilitarismo e lotta per un vivere civile, un vivere che non sia il risultato di un prodotto partorito da fabbriche di bombe, di industrie inquinanti e di speculazioni energetiche. Un “repubblica fondata sul lavoro” e che non prevede il reato di “omicidio sul/di lavoro”

Sì si era lì per protestare contro l’oscenità rappresentata da accuse infamanti contro giovani e meno giovani, accusati di reati assurdi, contro uno stato che si costituisce, attraverso i suoi ministeri, come parte civile contro queste persone mentre spera nella prescrizione nel processo che vede imputati i suoi generali e colonnelli per i disastri ambientali che hanno causato.

Si era lì. E guardando le foto m’accorgo che a mancare erano tante carissime persone. Sono sicuro però che loro erano in mezzo a noi, col loro spirito, LORO C’ERANO! Hanno deciso di passare il testimone ai tanti giovani che hanno affollato questa splendida manifestazione.

Coraggio giovani: Questo non è che l’inizio!

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