Il condizionatore di Draghi

di Antonio Muscas
Preferite il condizionatore acceso o la pace?”. È la frase infelice divenuta già famosa con cui Draghi ha risposto in conferenza stampa ad un giornalista riguardo al blocco del gas russo. Il senso, chiaramente, è che a determinare la situazione attuale di dipendenza dell’Italia dal gas russo è il nostro stile di vita. Vogliamo una vita agiata? Questo allora è il prezzo da pagare.

Ci sarebbe pure da crederci non fosse che a smontare questa balzana teoria abbiamo già da tempo numerosi e consolidati dati scientifici a disposizione. Dati di cui lo stesso Draghi e il suo governo dei migliori sicuramente disporranno. Ma per loro è sempre meglio addossare la responsabilità a tutti indistintamente, soprattutto ai comuni cittadini, altrimenti bisognerebbe fare ammissione di colpa e condannare le politiche neoliberiste di cui proprio Draghi è in Europa uno dei maggiori rappresentanti.

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La battaglia di Nikolajewka sarà la “Giornata nazionale della memoria e del sacrificio degli Alpini”

Mai ci saremmo aspettate che le massime istituzioni di questo paese arrivassero a un oltraggio e un tradimento della Carta Costituzionale, come quelli consumati con l’approvazione  del ddl  n. 1371, sull’istituzione della “Giornata nazionale della memoria e del sacrificio degli Alpini”, già approvato dalla Camera lunedì 25 giugno 2019 e poi al Senato martedì 5 aprile 2022 con 189 voti favorevoli, nessun contrario e un astenuto. Composta da 5 articoli, la proposta di legge A.C. 622 prevede l’istituzione della Giornata nazionale della memoria e del sacrificio alpino individuandola nella data del 26 gennaio di ciascun anno. Scopo del provvedimento è quello di tenere vivo il ricordo della battaglia di Nikolajewka, combattuta dagli alpini il 26 gennaio del 1943 e di promuovere “i valori della difesa della sovranità e dell’interesse nazionale nonché dell’etica della partecipazione civile, della solidarietà e del volontariato, che gli alpini incarnano” (art.1).
Ma cosa è stata la battaglia di Nikolajewka?

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Proiezioni del lunedì sul conflitto in Ukraina

il prossimo lunedì (4 aprile) e il successivo (11 aprile) alle ore 19 alla BAZ verranno proiettati due documentari che riguardano le origini e lo sviluppo di questo drammatico conflitto, sino all’intervento diretto della federazione russa, un mese fa. Lo scopo è sviluppare un confronto approfondito tra i presenti su come porsi e opporsi attivamente a un conflitto catastrofico che ci coinvolge direttamente. Di seguito la presentazione delle due giornate

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Le Madri contro la repressione – contro l’operazione lince

Comunicato stampa

Giovedì 31 Marzo 2022  ore  9.00 

Tribunale di Cagliari

Presidio di Solidarietà ai processati per l’operazione Lince

Le Madri contro la repressione – contro l’operazione lince  saranno in presidio al Tribunale di Cagliari per l’udienza del 31 Marzo  per rivendicare il rifiuto delle basi militari e delle basi  Nato e chiederne la chiusura.

Non vogliamo essere responsabili delle guerre e dei massacri portati avanti dalla Nato, dall’Italia e dalla UE e dagli eserciti di tutti i paesi che si addestrano in Sardegna dal dopoguerra.

Non vogliamo essere vittime, bersagli e obiettivi di guerre che non vogliamo e che mai avremmo approvato.

Eppure siamo stati vittime e bersagli delle loro esercitazioni, delle loro armi distruttive  e ne è stata vittima la Sardegna, il suo territorio e tutti gli esseri che la abitano.  Ne è stata vittima la sua economia,  le sue scelte produttive.

In questo momento ne sono vittime i nostri figli, a processo con l’accusa di aver attentato alle strutture democratiche dello stato.

Sembra quasi una beffa, ma non lo è.

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PER LA PACE VERA, CONTRO OGNI VIOLENZA E OGNI AZIONE ARMATA

Proposta di mozione no alla guerra


A tutte le Istituzioni, Associazioni, Comitati, Sindacati, Organizzazioni Politiche della Sardegna
Per la pace vera, contro ogni violenza e ogni azione armata
Esprimiamo ferma condanna per l’aggressione dell’Ucraina da parte di Putin e
chiediamo l’immediata protezione della popolazione civile, il ritiro delle truppe russe,
lo scioglimento dei reparti filonazisti ucraini, l’interruzione dell’invio di armi alle
parti in guerra e l’autodeterminazione democratica del Donbass.
Chiediamo inoltre l’abbandono da parte della NATO di ogni mira di allargamento ad
est e in particolare ai confini della Russia.
Difendiamo lo spirito della Costituzione Italiana che “ripudia la guerra” in modo
inequivocabile e che perciò non contempla la risoluzione delle controversie
internazionali mediante l’intervento armato. Le “limitazioni di sovranità” in esso
previste possono essere applicate esplicitamente ed esclusivamente in favore di
organizzazioni tese a “assicurare la pace e la giustizia fra le nazioni”, non nei
confronti di organizzazioni di difesa armata, come la NATO che, perseguendo una
sempre maggiore potenza militare, aumentano l’instabilità e l’insicurezza del mondo.
Si coinvolga l’ONU per favorire la trattativa tra le parti e possibilmente per
organizzare l’interposizione tra le parti belligeranti di una forza di pace.

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la “PAX ROMANA”

Camp David – Cartagine

di Salvatore Drago

Se Italia Paese di pace, anzi visto che ce ne abbiamo  in abbondanza, i nostri governati  hanno  deciso, in tempi non poi tanto remoti di esportarne una parte  in Paesi come la Libia, la Somalia, l’Iraq, l’afghanistan  il Congo, il Mali, e tramite l’Arabia Saudita in Yemen con bombe che recano il marchio mady in Sardinien.

Abbiamo avuto ed abbiamo i presidenti della Repubblica e Primi Ministri più pacifisti del mondo che cercano di far concorrenza a quell’altro artefice di pace che siede in Vaticano.

Oh quant’è bella pace! Anzi la pax romana. Quella che dopo aver distrutto le città ed i suoi abitanti cospargeva il suolo di sale.

L’italia, si sa, lo sanno perfino i rimanenti aborigeni  americani quelli che non sono stati sterminati dalle guerre, dall’alcool e dalle malattie che la civile Europa ha loro elargito, è una nazione pacifica e denuclearizzata, lo ha sancito perfino un referendum .

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PRESIDIO DI PROTESTA

davanti al Policlinico di Monserrato

COMUNICATO e CONFERENZA STAMPA

DOMANI Giovedì 20 Gennaio ore 10,00

PRESIDIO DI PROTESTA davanti al Policlinico di Monserrato

PER DENUNCIARE E PROTESTARE CONTRO LE CARENZE DEL SERVIZIO SANITARIO

Saremo lì a denunciare la carenza di personale sanitario che questa pandemia ha finito per mostrare fin nei suoi aspetti più tragici.

Da mesi denunciamo questa situazione venendo bellamente ignorati. Mentre si moltiplicano le poltrone e gli sgabelli per “amici ed amici degli amici” il personale sanitario è ridotto all’osso, costretto a turni massacranti e, spesso, molto spesso, costretto ad affrontare l’ira dei pazienti e dei loro parenti per un servizio che spetta loro e viene loro negato.

Denunciamo:

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Consumo di suolo, le aree agricole cancellate dall’e-commerce

Un tocco di smartphone o un clic sul mouse, spesso dettati da un impulso all’acquisto che non corrisponde a una reale o immediata necessità. Tanto basta, però, a cancellare porzioni sempre più estese di territorio italiano. “Consumo di suolo in consegna” titola Nuova Ecologia di gennaio: protagonista della copertina, disegnata da Davide Spelta, è un camion che lungo la sua corsa strappa via pezzi di terreno per lasciare spazio ad asfalto e cemento. E sì, perché acquisti su piattaforme e-commerce e consegne super veloci (un trend in aumento tra pandemia e festività) spingono il consumo di suolo che galoppa a un ritmo di due metri quadrati al secondo. Con centinaia di ettari di aree agricole convertiti in poli di supporto al commercio elettronico. È il caso di uno dei luoghi con l’aria più inquinata al mondo come la Pianura Padana che si sta trasformando in gigantesco hub europeo al servizio delle merci.

per continuare la lettura vai al link “nuova ecologia

Lettera aperta a Greta Thunberg sul nucleare civile e militare

riceviamo, e volentieri pubblichiamo

Cara Greta Thunberg
Siamo gli organizzatori di un appello già lanciato a fine novembre (si vada online su:
https://www.petizioni.com/notassonomianukerispettareferendum), forze ed esponenti ecologisti e pacifisti, fortemente critici sulla “transizione ecologica” così come viene delineata in Italia e in Europa dalle politiche governative e dalle politiche comunitarie: faremmo meglio anzi, se si fa un bilancio complessivo, a parlare di “non transizione ecologica”.

Ci rivolgiamo a te quale animatrice e promotrice dei Fridays for future, un movimento nuovo che mobilita con i global strike un ampio attivismo giovanile sull’emergenza climatica ed ambientale.

Ci accomuna anche la cittadinanza europea e vorremmo ricordarti che il tuo paese, la Svezia, vuole, allo stesso modo della Germania, lo Stato guida della UE, uscire dal nucleare: una decisione che valutiamo importante e positiva per tutti coloro che hanno a cuore la salute delle persone e del Pianeta.

La Commissione europea, che ha annunciato l’introduzione di gas e nucleare nella tassonomia delle fonti sostenibili, sta per varare l’atto delegato del regolamento 2020/852: ora dovrebbe riunirsi a metà gennaio per formalizzare una decisione che, per il contrasto di posizioni tra Paesi filonucleari e Paesi antinucleari, finora aveva sempre rinviato.

Nelle nostre speranze questa decisione pro-atomo (e pro-gas) l’Europa non dovrà assumerla mai e poi mai! Ed abbiamo molte probabilità che questo succeda; ed anche se la Commissione procedesse di fronte ad eventuali stop (quello dell’Italia sarebbe doveroso visto che il popolo si è pronunciato con un referendum), dovremmo considerare che il Parlamento europeo può opporsi alla entrata in vigore dell’atto delegato ed in esso le posizioni antinucleari sono di grande peso, forse quasi maggioritarie in partenza.

Ti rivolgiamo ora pubblicamente alcune domande e ci aspettiamo risposte che preferiremmo ci rendessi per il tramite della stampa: confidiamo che tu riesca, anche grazie al nostro stimolo, a mobilitare molte energie giovanili per una partita ecologicamente determinante che possiamo giocare con discrete possibilità di vincere!

La prima domanda è: sei, in quanto ecologista, radicalmente antinucleare? Anche tu senti come noi – ecopacifisti di lunga data – l’appartenenza ad una posizione di coscienza, “identitaria” ma non ideologica, di rifiuto netto contro il nucleare nell’impegno per la giustizia sociale e ambientale?

La seconda domanda è: sei per la denuclearizzazione immediata senza se e senza ma? Anche tu pensi che il nucleare, di qualsiasi forma e generazione, non possa fare parte in alcun modo, anche e soprattutto in condizioni di emergenza, della soluzione ai problemi della transizione energetica e della conversione ecologica della società?

Noi, auspicando che tu li condivida in buona parte, ti proponiamo i nostri motivi di opposizione alla tecnologia nucleare. È nostra convinzione che essa:

1) non sia pulita, principalmente a causa delle scorie radioattive prodotte e da gestire e dello smantellamento dei reattori in fin di vita
2) non è rinnovabile, poiché fossile nel significato letterale originario; e comunque estrattiva e non rinnovabile (necessità di estrarre dalle rocce l’Uranio ed eventualmente il Torio)
3) non sia sicura, poiché non è possibile eliminare il rischio di incidenti, anche gravissimi, dovuti a possibili errori nella costruzione o nel corso del funzionamento dei reattori, ad eventuali attacchi terroristici (bombe, cyber-attacchi, etc), ad eventi di origine geologica (terremoti, tsunami, …) ed anche semplicemente all’invecchiamento delle installazioni
4) favorisca la proliferazione del nucleare militare
5) il contributo alla riduzione del CO2 è attualmente marginale (≈2%) e rimarrebbe verosimilmente tale per parecchi anni, data l’età media (≈ 35 anni) dei reattori attuali (≈ 440), che dovranno quindi essere eliminati, smantellati ed (eventualmente) sostituiti.
6) infine il costo dell’energia nucleare è in continuo aumento, mentre quello delle energie rinnovabili (soprattutto il solare) è in continua diminuzione.
Un saluto di stima in attesa della tua risposta: pubblica, come è pubblico il nostro invito

Di Alfonso Navarra, Laura Tussi, Ennio Cabiddu – Disarmisti esigenti
con il supporto di: Maurizio Acerbo, Vittorio Agnoletto, Giorgio Cremaschi, Fabrizio Cracolici, Paolo Ferrero, Mimmo Lucano, Moni Ovadia, Tiziana Pesce, Claudia Pinelli, Silvia Pinelli, Mario Salomone, Alex Zanotelli

Nota bene: Noi, disarmisti esigenti, WILPF Italia, Laudato Si’ e partners, in collaborazione con personalità come Luciana Castellina, Edo Ronchi, Massimo Scalia, Guido Viale, Vittorio Bardi, Marco Bersani, Moni Ovadia e Alex Zanotelli, continuando l’esperienza della tenda antinucleare delle cittadine e dei cittadini a Roma, vantando coinvolgimenti dalla Germania, dalla Francia, dalla Svizzera, dalla Danimarca, dall’Inghilterra, ci siamo incontrati online per portare avanti la mobilitazione contro il rilancio del nucleare in Europa (e quindi in Italia). Europa (e quindi in Italia).

ANIME MIGRANTI

Il 28 e 29 dicembre 2021 a Cagliari Anime Migranti

Due serate per incontrarci e confrontarci sulle migrazioni di ieri e di oggi, col dottor Kossi Komia-Ebri, Sunugaal, e l’Associazione Tarantula Rubra.

MARTEDI’ 28, dalle ore 17, dopo una breve presentazione dei due eventi,- il dottor Kossi Komla-Ebri presenta la nuova edizione bilingue del suo libro “IMBARAZZISMI”: Francesco Bachis dialoga con l’autore e Stefano Ledda leggerà brani dal libro.https://www.kossi-komlaebri.net/it/

– L’associazione Sunugaal presenta WALYAAN (Il viaggio della cultura) con Kilap Guye.- Seguirà un concerto del gruppo Guney Africa

MERCOLEDI’ 29, dalle ore 18, l’Associazione TARANTULA RUBRA di Ostuni presenta ANIME MIGRANTIhttp://www.tarantularubra.it/https://www.youtube.com/watch?v=8h81U2QSKg8Anna Nacci dialoga, utilizzando le parole di C.G. Jung, con le opere pittoriche di Pasquale Nero Galante.Rocco Capri Chiumarulo interpreta Dante, Tabucchi, Senghon, e canta F.G. Lorca, Kypourgos e Malicorse.Gabin Dabirè suona e canta.Dj Anna Nacci suona World Music del Sud Italia e Stefania Ancora balla la Pizzica d’amore, la Tammurriata, la Tarantella, la Moresca, la Carpinese, la Calabrese e la Pizzica Tarantata.

Sarà inoltre visitabile la Mostra fotografica Emigrazioni degli Italiani inizi 900, Brigantaggio Sud Italia e Ulivi millenari del Salentoper informazioni scrivere alla mail animemigranticagliari@cagliarisocialforum

L’ingresso ad entrambi gli eventi con oblazione volontaria e nel rispetto delle normative anticovid in vigore