MADRI CONTRO LA REPRESSIONE – Contro l’Operazione Lince

Siamo le madri degli accusati.

Uno Stato che non si costituisce parte civile per la strage di Viareggio, che non si costituisce parte civile per il disastro di Quirra, trova invece opportuno costituirsi parte civile contro 45 giovani colpevoli solo di opporsi alla presenza delle basi militari in Sardegna, alcuni di loro rinviati a giudizio con l’accusa gravissima di associazione a delinquere con finalità terroristiche. Quei quarantacinque giovani, individuati proprio perché giovani e pensanti, non devono avere futuro, deve essere impedito loro di avere progetti e sogni.

Tra migliaia di manifestanti che già da prima del 2014 portano avanti una resistenza ed una lotta contro lo stupro della Sardegna ad opera delle basi militari Nato e delle esercitazioni militari, stupro documentato dall’inquinamento irreversibile del territorio di Teulada e di Quirra, c’è un popolo e ci sono delle madri.

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